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Gargarismi con acqua ossigenata: sono efficaci?

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ragazzo stupito che tiene in mano un bicchiere d'acqua

La rivista internazionale “Infection Control & Hospital Epidemiology” della Cambridge University riporta la proposta di un gruppo di ricercatori di Napoli per prevenire il contagio da Covid-19. La soluzione? Il perossido d’idrogeno (più noto come acqua ossigenata).

Ecco come disinfettare le mucose dell’orofaringe e del naso con questo comune disinfettante:

  • Sciacqui orali (acqua ossigenata 3%, 10 volumi: una parte di H2O2, due parti di acqua*) – tre volte al giorno
  • Nebulizzazione delle cavità nasali (concentrazione all’1,5%) – due volte al giorno

(*Nota bene: diluire una parte di acqua ossigenata [3% 10 vol.] con due parti di acqua significa ottenere una concentrazione dell’1% di disinfettante. Questa è la dose corretta per procedere con gli sciacqui.)

Riportiamo quanto asserito nell’articolo in calce:

Da studi sul comportamento del coronavirus è emerso che questo “staziona” sul muco che ricopre le cellule epiteliali per poi progredire fino ad esse e replicarsi. Proprio in questa fase il virus è più debole e può essere aggredito prima che raggiunga la mucosa tracheale che – come dimostrato nei macachi – avviene dopo circa due giorni dall’infezione.

L’efficacia dei gargarismi con acqua ossigenata

In pratica – spiega Antonio Del Prete, docente di oftalmologia all’Università di Napoli Federico II – effettuando dei gargarismi 3 volte al giorno e dei lavaggi nasali 2 volte al giorno, si riduce la possibilità di contrarre il virus, con conseguente diminuzione delle ospedalizzazioni dovute a complicanze dell’infezione.

L’efficacia del perossido di idrogeno è dovuta non solo alle sue proprietà ossidanti e di rimozione meccanica, ma anche all’induzione della risposta immunitaria innata antivirale mediante sovraespressione del TLR3, Classe di proteine fondamentali per la difesa dell’organismo, riducendo pertanto complessivamente la progressione dell’infezione dalle alte alle basse vie respiratorie.

I ricercatori suggeriscono l’uso dell’acqua ossigenata subito dopo la comparsa dei primi sintomi e la diagnosi presunta di Covid, quindi durante la malattia a casa in quarantena o nei pazienti ospedalizzati che non richiedono cure intensive.

I ricercatori confermano che non è stato osservato alcun danno a seguito dei gargarismi, quindi la pratica è sicura.

Infine viene proposto lo iodopovidone allo 0,6% istillato come collirio due volte al giorno.

 

Ecco la lettera (in lingua inglese) inviata dai ricercatori Caruso, A., Del Prete, A., Lazzarino, A., Capaldi, R., & Grumetto, L. (2020) alla Cambridge University.

 

Articoli di riferimento:
www.ilmattino.it
www.ilfattoquotidiano.it

 

[dt_code] → Da marzo 2020 il Centro Medico Vesalio adotta l’acqua ossigenata diluita (1%) come collutorio prima di qualsiasi visita.[/dt_code]

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