Sedazione

L’Associazione Americana dei Dentisti (ADA), in accordo con l’Associazione Americana degli Anestesisti (ASA),  ha definito i seguenti livelli di sedazione:


Sedazione minima

Uno stato indotto farmacologicamente, durante il quale il paziente risponde ai comandi verbali.  Le  funzioni cognitive e la coordinazione sono alterate, invece la ventilazione e la funzione cardiocircolatoria rimangono inalterate. (L’ASA identifica questo livello di sedazione con la precedente definizione di ansiolisi).

 

Sedazione moderata

Uno stato di depressione della coscienza, durante il quale il paziente risponde in modo avveduto ai comandi verbali o alla stimolazione tattile. Non sono richiesti interventi per mantenere la pervietà (la normale apertura) delle vie aeree, in quanto la respirazione spontanea è mantenuta (ovvero il paziente respira normalmente e non viene intubato). La funzione cardiovascolare rimane normale. (L’ASA identifica questo livello di sedazione come sedazione cosciente).

 

Sedazione profonda

Uno stato di depressione della coscienza, durante il quale il paziente non può essere facilmente risvegliato, ma risponde in modo avveduto agli stimoli ripetuti o alla stimolazione dolorosa. La capacità di mantenere la funzione respiratoria inalterata può essere compromessa, quindi i pazienti necessitano di assistenza per mantenere pervie le vie respiratorie. La ventilazione spontanea può essere inadeguata, quindi viene compensata, la funzione cardiocircolatoria viene mantenuta abitualmente normale.

 

Anestesia generale

Uno stato durante il quale il paziente è in stato di incoscienza e non può essere risvegliato anche dopo stimolazioni dolorose. Il paziente non è in grado di assicurare la funzione respiratoria e per tale motivo è necessario ricorrere alla ventilazione a pressione positiva. La funzione cardiocircolatoria può essere alterata.

I farmaci impiegati per indurre questi stati sono i farmaci sedativi e farmaci ansiolitici, che vengono somministrati con varie metodologie, diverse tecniche ed in dosi individualizzate per raggiungere ed ottenere il livello di sedazione prefissato.
Le vie più utili ed adeguate per ottenere la sedazione cosciente sono tre:

  • per via gastrointestinale: questa metodo prevede che il farmaco, una volta assunto per bocca, venga assorbito nel tratto gastrointestinale;
  • per via endovenosa: questa tecnica prevede la somministrazione di farmaci ansiolitici o sedativi attraverso una via venosa e richiede l’utilizzo di dosi crescenti di un unico farmaco;
  • per via inalatoria: questa via prevede la somministrazione di un agente volatile o gassoso attraverso le vie respiratorie, quindi l’effetto dipende dal suo assorbimento a livello  polmonare. La tecnica raccomandabile per eseguire una sedazione cosciente inalatoria consiste nel dosaggio di percentuali crescenti di protossido d’azoto (N2O).

 

Al Centro Medico Vesalio si può effettuare, con l’ausilio di anestesisti, anche l’anestesia generale, oltre al raggiungimento dei diversi livelli di sedazione, che sono di pertinenza anche di alcuni medici odontoiatri con professionalità specifica.

Ipnosi

L’Ipnosi (dal greco “hipnos” = sonno) è divenuta, grazie a moltissimi studi dall’800 ad oggi, un valido strumento per l’odontoiatra che ogni giorno si trova a dover far fronte alla paura e all’ansia dei propri pazienti.
Inizialmente veniva applicata in odontoiatria per ottenere analgesia ma attualmente  è utilissima soprattutto per instaurare un ottimo rapporto terapeutico mettendo a proprio agio il paziente, ottenendo così la fondamentale compliance, ovvero la collaborazione; è questa infatti la motivazione principale per cui viene utilizzata nei pazienti fobici che sono terrorizzati o comunque spaventati nel sedersi in poltrona dal dentista.
Lo stato ipnotico (trance) è costituito da una serie di fenomeni, definiti soggettivi ed oggettivi.
La fenomenologia soggettiva dell’ipnosi è costituita da: modificazioni dell’attenzione, modificazioni della memoria, alterazioni della percezione e distorsione temporale. La fenomenologia oggettiva invece può essere rilevata su vari apparati: apparato muscolare, apparato cardiovascolare, apparato respiratorio, apparato gastrointestinale, sistema nervoso.

L’impiego dell’ ipnosi in odontoiatria è fondamentale anche per:

  • eliminare il GAG-REFLEX (riflesso del vomito)
  • ridurre il flusso salivare
  • “immobilizzare” lingua e guance
  • eliminare le abitudini viziate (succhiamento del dito, mordersi labbra…)
  • trattare i bambini
  • curare malattie psicosomatiche o multifattoriali come bruxismo, aftosi, nausea e vomito
  • facilitare l’adattamento alle protesi

 

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