Diagnosi
L’OSAS è largamente misconosciuta e sottodiagnosticata, tanto da stimare che non sia individuata nel 93% delle donne e nell’82% degli uomini con sindrome moderata-grave. Questo è legato al fatto che l’eccessiva sonnolenza diurna, sintomo principale della OSAS, è condizione che molte persone hanno difficoltà a percepire o comunque a quantificare, spesso perché la confondono con la stanchezza. In genere è il partner a sollevare il problema perché infastidito e preoccupato del russamento importante, abituale ed accompagnato da episodi di pause respiratorie. Secondo alcune stime in Italia circa 1.600.000 persone sono affette da OSAS ma solo il 3% dei casi viene diagnosticato. Da questi dati si evince che l’apnea notturna rimane una patologia sottostimata.
Il trattamento potrebbe salvare molte vite umane e ridurre i costi per il sistema sanitario nazionale.
La diagnosi dell’OSAS si esegue mediante valutazioni cliniche e strumentali:
Polisonnografia
Il gold standard della sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno è rappresentato dalla polisonnografia, un’indagine che si effettua con un apparecchio (polisonnografo) che consente di:
- rilevare le apnee e le ipopnee
- permetterne la classificazione in centrali, ostruttive e miste
- mostrare le desaturazioni e la loro entità e le alterazioni del ritmo cardiaco
- riconoscere la fase del sonno in cui gli eventi si verificano.
L’esame viene eseguito a casa del paziente, in quanto a domicilio i risultati sono più fedeli alle normali condizioni di riposo del paziente.
La polisonnografia, consente di fare diagnosi di OSAS e di studiarne la gravità come segue: grado lieve, media gravità o moderato, grado severo.
Lo specialista Otorinolaringoiatra esegue la valutazione clinica delle prime vie aeree con la determinazione del grado di ipertofia tonsillare e dell’ingombro del corpo linguale nel cavo orale rispetto il palato molle (posizione palatale di Mallampati/Friedmann). Si valuta poi la conformazione dell’ugola e del velo del palato e la pervietà della regione retropalatale.
La combinazione del grado di ipertrofia tonsillare e la posizione palatale sono indici di successo di alcune metodiche chirurgiche.