Se soffri di dolori alla mascella (TMD), cefalee tensive, bruxismo o “click” articolari, non sei solo. La terapia gnatologica è un percorso per ripristinare l’equilibrio del sistema masticatorio.
In questa guida pratica, i nostri specialisti ti spiegano come gestire la tua terapia (specialmente il bite) e quali esercizi e abitudini adottare ogni giorno per ridurre i sintomi e ritrovare il benessere.
La gestione quotidiana del bite
Il bite è il dispositivo più comune in gnatologia. Il suo successo dipende al 100% dal tuo impegno nel seguire le indicazioni dello specialista.
- Quando e quanto indossarlo: attieniti scrupolosamente alle indicazioni dello gnatologo (spesso solo di notte, a volte anche durante il giorno). La costanza è la chiave del successo.
- Come inserirlo e rimuoverlo: inseriscilo e rimuovilo sempre delicatamente con le mani pulite, mai schiacciandolo con i denti per “calzarlo”.
- Pulizia quotidiana: il bite va pulito ogni mattina (o ogni volta che lo si toglie). Usa uno spazzolino dedicato (diverso da quello per i denti) e sapone neutro. Non usare il dentifricio, perché i suoi granuli lo graffiano, rendendolo poroso e favorendo la ritenzione batterica. Sciacqua bene e conservalo asciutto nell’apposita scatola.
- Fase di adattamento: è normale avvertire un aumento della salivazione o una sensazione di “ingombro” i primi giorni. È una fase temporanea che scomparirà rapidamente.
- In caso di problemi: se il bite si rompe, smetti di usarlo e contatta subito lo studio. Se avverti un fastidio anomalo o un dolore acuto su un dente specifico, contattaci per un controllo: potrebbe essere necessaria una semplice regolazione.
Consigli pratici per la gestione dei sintomi
Oltre al bite, il tuo comportamento quotidiano è fondamentale per ridurre il dolore e la tensione muscolare.
- Se avverti dolore acuto o fatica a masticare, prediligi una dieta morbida. Evita cibi duri (torrone, pane secco), gommosi (chewing-gum) o che richiedono un’ampia apertura della bocca (es. panini alti).
- Durante il giorno, specialmente al PC o mentre guidi, controlla la tua mascella. I denti non si devono toccare. La posizione corretta di riposo è: lingua appoggiata gentilmente al palato (dietro gli incisivi, senza spingere) e denti staccati.
- In caso di dolore muscolare (es. guancia indolenzita al risveglio), il caldo-umido (un panno bagnato caldo) può aiutare a rilassare i muscoli. Chiedi consiglio al tuo specialista sulla strategia migliore per te.
Possibili effetti collaterali del trattamento
Il trattamento gnatologico, come qualsiasi atto medico, presenta alcune problematiche che si possono verificare anche durante una terapia eseguita nel migliore dei modi.
- L’ingombro per la presenza dell’apparecchiatura può provocare, specialmente nelle fasi iniziali della terapia, disagi nella vita di relazione con difficoltà nel parlare o dormire.
- La pressione sulle guance e sulle labbra può determinare, nei primi giorni di applicazione dell’apparecchiatura, fastidio più o meno intenso che tende a scomparire dopo la fase di adattamento.
- Una sensazione dolorosa di varia entità può presentarsi alla rimozione del bite.
- Allergie note ai materiali utilizzati (resine, ecc.) devono essere comunicate prima dell’inizio del trattamento; quelle non note implicano un inevitabile cambiamento del piano di trattamento.
- Il distacco o la rottura delle apparecchiature gnatologiche devono essere subito comunicate perché eventuali frammenti possono essere accidentalmente ingeriti, aspirati o ledere le gengive e le guance, ma viene modificata la postura occlusale e quindi l’efficacia terapeutica.
- La comparsa di dolori o rumori all’articolazione temporo-mandibolare o episodi di blocco dovranno essere immediatamente comunicati al medico. Tali disturbi possono presentarsi durante il trattamento gnatologico come in qualsiasi altro momento della vita. Il ruolo del contatto fra i denti non è chiaro non esistendo, al momento, prove scientifiche che ne indichino l’importanza per l’insorgenza di questa patologia.
- La persistenza di lievi rumori dell’articolazione non è segno di terapia inefficace in quanto l’obbiettivo terapeutico è la riduzione del dolore articolare e/o muscolare; il rumore è spesso segno di modificazioni strutturali articolari croniche che difficilmente si può eliminare. Esistono rumori articolari anche in situazioni fisiologiche (es.: lassità ligamentosa).
Il trattamento può richiedere un periodo più lungo del previsto.
Una scarsa igiene orale, la rottura degli apparecchi e i mancati appuntamenti prolungano il trattamento e compromettono il risultato.
Si raccomanda di seguire scrupolosamente le istruzioni date per l’uso delle apparecchiature gnatologiche.
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