Lodevole è l’iniziativa promossa dalla ASL di Torino: utilizzare lo studio dentistico come punto di riferimento nella lotta contro il fumo potrebbe dimostrarsi estremamente efficace.

Gli studi odontoiatrici sono le prime vere e proprie strutture sanitarie in cui è possibile riconoscere il paziente fumatore e incentivare la sua propensione a smettere: un punto di partenza estremamente importante per conquistare uno stato di maggiore salute.

Nello studio dentistico infatti, i danni causati dal fumo sono facilmente evidenziabili: mettere di fronte il paziente fumatore alle conseguenze tangibili delle proprie abitudini di vita, può costituire uno stimolo efficace a modificarle.

E’ dimostrato da tempo come l’incidenza di patologie del cavo orale sia nettamente superiore nei pazienti fumatori: la predisposizione e lo sviluppo della malattia parodontale o piorrea ne è una delle conseguenze più gravi.

Il fumo non produce soltanto effetti immediati sulla salute del cavo orale, ma condiziona profondamente e a lungo termine la capacità del soggetto di reagire alle cure.

I trattamenti chirurgici e non chirurgici hanno una minore percentuale di successo nei pazienti fumatori: nel caso della piorrea, ad esempio, il fumo non è soltanto cagione della patologia in sé, ma ostacola sia i possibili interventi rigenerativi e ricostruttivi del tessuto osseo e gengivale, sia la soluzione implantologica.

Promuovere e responsabilizzare lo studio odontoiatrico come polo di orientamento nella lotta contro il fumo risulta dunque una valida scommessa, uno step importante per conquistare un maggiore benessere complessivo.

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