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Cos’è l’implantologia zigomatica

Hai fatica nella masticazione, ti mancano molti dei tuoi denti naturali o ti mancano completamente, e il non poter perfettamente masticare e mangiare ti crea un certo disagio anche con gli altri? [Clicca il titolo per proseguire] Se hai sempre pensato agli impianti dentali ma ti hanno sempre detto che la quantità di osso nel tuo mascellare non era sufficiente, sai che una possibilità invece c’è.

Grazie alla implantologia zigomatica hai la possibilità di ripristinare una masticazione efficace e di non sentirti più a disagio con i tuoi figli, tua moglie, i tuoi nipoti.
L’implantologia zigomatica è una tecnica che prevede l’inserimento di 2 o 4 impianti dentali zigomatici all’interno dello zigomo con partenza dal cavo orale. Questo tipo di impianti possono essere utilizzati da soli o con tecnica mista insieme a impianti tradizionali. Il vantaggio che può portarti questa tecnica è che si possono ottenere denti fissi in un solo giorno, anche in assenza di osso nei mascellari.

Negli ultimi decenni la chirurgia implantologica ha avuto una notevole evoluzione in termini di predicibilità del risultato, limitazione dello stress post-operatorio e rapidità di esecuzione dell’atto chirurgico.

 

Diffusione degli impianti zigomatici

Facciamo un passo indietro e vediamo come si sono diffusi gli impianti zigomatici.
Si può inquadrare la nascita della chirurgia implantare zigomatica alla fine degli anni ’80 in Svezia con il Prof. Branemark di Goteborg.
Il focus dei primi studi clinici con questo tipo di impianti era su pazienti oncologici che avevano subito l’asportazione dell’osso mascellare.
Da subito la letteratura scientifica ha evidenziato come la sopravvivenza implantare zigomatica fosse quasi comparabile a quella degli impianti tradizionali, cosa che determinò un aumento del suo utilizzo anche nell’ambito delle riabilitazioni della moderna implantologia.


Utilizzo odierno dell’Implantologia zigomatica

Progressivamente si è passati a utilizzare questo tipo di impianti per risolvere atrofie, malformazioni e rare sindromi come la displasia neuroectodermica, responsabile di assenza di denti e atrofia marcata fin dall’adolescenza. Quando la quantità dell’osso non è sufficiente per inserire un normale impianto dentale è possibile l’utilizzo dell’implantologia zigomatica.

 

Rischi di fallimento degli impianti zigomatici

Anche se in percentuali bassissime c’è un piccolo rischio che l’intervento non porti il risultato sperato, ma comunque sappiamo che gli studi pubblicati sulle riviste scientifiche internazionali collocano la percentuale di successo misurata a 5 anni a circa il 94%-95%. Le complicanze che possiamo indicare come più frequenti sono la sinusite (10%-15% dei casi), la gengivite e la frattura zigomatica.

FOTO Prof. Per-Ingvar Branemark, Di Email, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=26565223