La cura del bruxismo può essere complessa, in ragione delle numerose cause (fisiche e psicologiche) possibili e delle molteplici strutture dell’organismo interessate da questa patologia.

Il bite (dispositivo mobile realizzato in resina) è il trattamento più conosciuto: evita l’usura dentale frapponendo uno strato morbido fra le arcate in frizione e riduce le sollecitazioni ai tessuti di sostegno dei denti.

Tuttavia, l’efficacia del bite è subordinata al principio di personalizzazione della terapia: un dispositivo creato in base alle impronte del paziente e per mezzo materiali idonei alla funzione preposta rappresenta una soluzione sicura, in grado di agire sui danni da usura e nel contempo normalizzare l’occlusione della mandibola. Un bite studiato ad hoc dall’odontoiatra, è in grado di permettere un’occlusione libera o al contrario ingranata, a seconda degli obiettivi che si intendono raggiungere.

I bite preformati invece, non essendo studiati in base alle problematiche e alla conformazione individuali, potrebbero peggiorare i disturbi articolari e muscolari mediante stimolazioni scorrette.

Poiché molteplici possono essere le cause che determinano il bruxismo, l’utilizzo del bite può essere sostituito o associato a differenti interventi terapeutici.

– in presenza di malocclusioni dentali congenite e acquisite (imputabili ad esempio alla perdita non compensata di uno o più elementi dentari oppure a spostamenti dentali causati dalla malattia parodontale o piorrea), il bruxismo può essere trattato a livello ortodontico e/o protesico, al fine di creare un equilibrio occlusale e muscolare.

– il bruxismo indotto da fattori irritativi locali quali gengiviti o pericoronariti (infiammazione attorno alle corone dei denti) richiede uno specifico intervento odontoiatrico al fine di eliminare l’infiammazione.

– nei casi di bruxismo provocato da fattori sistemici, fra i quali, ad esempio, la parassitosi intestinale, è necessario ricorrere al trattamento farmacologico, in associazione a specifiche modifiche dietetiche.

– laddove le cause del bruxismo siano imputabili soprattutto a stress e tensioni emotive, è consigliabile integrare il trattamento locale con bite, con tecniche di rilassamento, training autogeno, sedute di psicoterapia o ipnosi.

L’uso di farmaci antidepressivi, ansiolitici, miorilassanti può rappresentare, in fase acuta, una soluzione temporanea: la prescrizione medica e l’utilizzo corretto di tali medicinali sono elementi imprescindibili.

– alla cura odontoiatrica del bruxismo inoltre, è possibile affiancare sedute specialistiche di miorilassamento, posturologia e kinesiologia, le quali, agendo ad un livello più complessivo sulla struttura corporea, possono favorire una situazione di maggiore equilibrio locale e generale.

– nel caso vengano individuate eventuali cause neurologiche del bruxismo, é necessario rivolgersi ad un neurologo professionista.