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Alito cattivo cause: tutto quello che devi sapere

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L’alitosi rappresenta un problema che coinvolge milioni di persone e può influenzare significativamente la qualità della vita, le relazioni sociali e la sicurezza personale. Comprendere le cause dell’alito cattivo è il primo passo fondamentale per individuare le soluzioni più appropriate e ritrovare fiducia nel proprio sorriso.

Che cos’è l’alitosi e perché si manifesta

L’alitosi, comunemente nota come alito cattivo, è una condizione caratterizzata dall’emissione di odori sgradevoli dalla cavità orale. Si stima che circa il 25% della popolazione mondiale soffra di questo disturbo in forma cronica, mentre percentuali ancora più elevate lo sperimentano occasionalmente.

La maggior parte dei casi di alitosi ha origine nella bocca stessa, dove batteri anaerobi presenti naturalmente nella cavità orale degradano residui di cibo, cellule morte e proteine, producendo composti solforati volatili responsabili del cattivo odore. Questi batteri proliferano soprattutto in ambienti poveri di ossigeno, come gli spazi interdentali, le tasche gengivali e la superficie della lingua.

Quali sono le cause dell’alito cattivo

  • Incompleta igiene orale. L’ accumulo di placca su denti, gengive e lingua determina la proliferazione dei batteri anaerobi, microrganismi che provocano putrefazione delle sostanze proteiche presenti negli alimenti, liberando gas volatili maleodoranti contenenti zolfo. Questi batteri sono gli stessi che possono provocare la piorrea.
  • Protesi mobili o fisse inadeguate, otturazioni dentali usurate, denti del giudizio parzialmente scoperti. Questi fattori rendono difficoltosa l’igiene orale quotidiana e favoriscono l’accumulo di placca batterica.
  • Alimentazione. Ci sono alcuni cibi che, se assunti, possono causare alito cattivo, come aglio, cipolla, formaggi, carni affumicate, spezie, peperoni, alcuni tipi di pesce, caffe, vino e alcolici. Anche il latte, se bevuto in grosse quantità, può essere responsabile di alitosi poiché viene digerito lentamente. Le caramelle e le gomme da masticare inoltre, in quanto lo zucchero alimenta i batteri.

Le cause orali dell’alito cattivo

La scarsa igiene orale rappresenta la causa principale dell’alitosi. Quando lo spazzolamento e l’uso del filo interdentale non vengono eseguiti correttamente o con regolarità, i residui alimentari si accumulano tra i denti e lungo il margine gengivale, creando un ambiente ideale per la proliferazione batterica.

Le malattie parodontali, come gengivite e parodontite, costituiscono un’altra causa frequente. Le tasche parodontali che si formano a causa dell’infiammazione diventano serbatoi di batteri che producono cattivi odori. Anche la presenza di carie dentali, otturazioni difettose o protesi mal posizionate può contribuire al problema.

La lingua merita un’attenzione particolare: la sua superficie irregolare, ricca di papille, rappresenta un habitat ideale per i batteri. La patina bianca o giallastra che si forma sul dorso linguale è spesso la principale responsabile dell’alito cattivo al risveglio.

Cause extra-orali dell’alitosi

Sebbene meno frequenti, le cause extra-orali dell’alitosi non vanno sottovalutate. Alcune patologie sistemiche possono manifestarsi con alito cattivo caratteristico: il diabete mellito non controllato produce un odore fruttato, le malattie renali un odore simile all’ammoniaca, mentre i disturbi epatici possono causare un alito dall’odore dolciastro.

Le infezioni delle vie respiratorie superiori, come sinusiti, tonsilliti o faringiti, possono provocare alitosi temporanea. Anche alcuni farmaci, riducendo la produzione di saliva, favoriscono indirettamente l’insorgenza del disturbo.

Anche il reflusso gastroesofageo può essere spesso responsabile dell’alito cattivo.

Fattori ormonali e alitosi

Nelle donne, le fluttuazioni ormonali legate al ciclo mestruale possono influenzare temporaneamente l’alito. Questo fenomeno, noto come “alitosi mestruale”, è dovuto all’aumento dei livelli di estrogeni che modificano la composizione della saliva e possono causare una lieve infiammazione gengivale, favorendo la crescita batterica.

I rimedi efficaci contro l’alito cattivo

La buona notizia è che nella maggior parte dei casi l’alitosi può essere efficacemente gestita o completamente risolta attraverso interventi mirati.

Igiene orale corretta e quotidiana

Il fondamento di qualsiasi strategia contro l’alitosi è una rigorosa igiene orale quotidiana. Lo spazzolamento dei denti dovrebbe essere effettuato almeno due volte al giorno per almeno due minuti, utilizzando uno spazzolino a setole morbide e un dentifricio al fluoro. Una corretta igiene dentale prevede anche l’uso quotidiano del filo interdentale per rimuovere i residui alimentari dagli spazi che lo spazzolino non può raggiungere.

La pulizia della lingua è essenziale e spesso trascurata. Utilizzare un nettalingua o il lato posteriore dello spazzolino per pulire delicatamente la superficie della lingua può ridurre significativamente la carica batterica responsabile del cattivo odore.

L’importanza dell’idratazione

Mantenere una corretta idratazione è cruciale per prevenire la secchezza delle fauci, condizione che favorisce la proliferazione batterica. Bere acqua regolarmente durante la giornata aiuta a rimuovere meccanicamente i residui alimentari e a mantenere attiva la produzione di saliva, che possiede naturali proprietà antibatteriche.

Controlli professionali e trattamenti specialistici

La visita odontoiatrica professionale rappresenta un passaggio imprescindibile per chi soffre di alitosi persistente. Il dentista può identificare e trattare eventuali problematiche sottostanti, come malattie parodontali, carie o altre condizioni che contribuiscono al problema.

La pulizia professionale dei denti, eseguita almeno due volte l’anno, rimuove tartaro e placca batterica che non possono essere eliminati con la sola igiene domiciliare, contribuendo significativamente alla prevenzione dell’alitosi.

Modifiche dello stile di vita

Alcuni accorgimenti nello stile di vita possono fare la differenza. Evitare o ridurre il consumo di alimenti dal forte odore come aglio, cipolla e alcune spezie può aiutare. Eliminare il fumo di sigaretta non solo migliora l’alito ma riduce drasticamente il rischio di sviluppare malattie parodontali.

Masticare gomme senza zucchero contenenti xilitolo può stimolare la produzione di saliva e neutralizzare temporaneamente gli odori, sebbene non sostituisca una corretta igiene orale.

Quando rivolgersi allo specialista

Se l’alitosi persiste nonostante un’igiene orale scrupolosa e le modifiche dello stile di vita, è necessario rivolgersi a uno specialista.

Un’alitosi resistente ai trattamenti convenzionali potrebbe essere il segnale di una condizione medica sottostante che richiede attenzione specifica.

Il percorso diagnostico può includere una valutazione odontoiatrica approfondita e, se necessario, esami più specifici per escludere cause sistemiche. L’approccio multidisciplinare, che coinvolge odontoiatri, igienisti dentali e, quando necessario, altri specialisti medici, garantisce una gestione completa ed efficace del problema.

Risolvere l’alitosi significa riconquistare sicurezza nelle relazioni sociali e migliorare significativamente la propria qualità di vita. Con le giuste conoscenze e un approccio sistematico, questo obiettivo è assolutamente raggiungibile.

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