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Chi soffre di apnee ostruttive del sonno va incontro a un rischio doppio di incidenti sul lavoro. E’ questo il risultato di una ricerca tutta italiana pubblicata sulla rivista scientifica Sleep.

La Sindrome delle apnee ostruttive del sonno, comunemente chiamata anche con l’acronimo OSAS, è una malattia che si caratterizza per l’ostruzione delle prime vie respiratorie e che porta a russamento e apnee  nelle ore notturne.

Secondo i ricercatori l’OSAS è un malattia sotto diagnosticata, ma di recente il Ministero della Salute ha redatto un documento sulla gestione della patologia, definendo un percorso diagnostico e terapeutico specifico. L’Italia ha inoltre da poco recepito una direttiva europea che  prevede il mancato rinnovo della patente per chi soffre di apnee notturne ostruttive senza sottoporsi a cure specifiche.

Ma quali sono i sintomi più comuni durante il giorno? Sonnolenza diurna, sensazione di stanchezza, deficit della memoria a breve termine, difficoltà di concentrazione e riduzione della capacità di reazione

«Appare quindi evidente » sottolinea la dottoressa Alessandra Ibba, pneumologa dell’ospedale Humanitas «come tutte le mansioni lavorative che necessitino di continua capacità di attenzione possano essere maggiormente interessate (in primis gli autisti), ma lo sono anche quelle mansioni in cui sia importante avere una buona capacità di giudizio, organizzazione e problem solving. Alla luce di queste considerazioni si può quindi facilmente capire come il numero di incidenti sul lavoro sia maggiore in pazienti OSAS non in trattamento».