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Curare i denti in gravidanza: un periodo delicato per ogni donna

La gravidanza, pur essendo un periodo ricco di gioia ed entusiasmo per tutte le future mamme, può non essere affrontata correttamente a livello odontoiatrico. Considerata la delicatezza del momento e la necessità di non effettuare, se possibile, interventi medici/odontoiatrici, è consigliabile, sicuramente,  una prevenzione mirata come pure, lungo l’intero periodo della gestazione, una particolare cura anche del cavo orale come  del proprio corpo in generale. E’ fondamentale valutare quali possano essere le eventuali problematiche dal punto di vista odontoiatrico, e, se presenti, come superarle. Sapendo di affrontare una gravidanza – precisa il Dott. Marco Finotti – è opportuno prepararsi con una situazione di salute del cavo orale atta ad evitare le sorprese o le urgenze che comunque possono essere superate in modo sereno con le metodiche e i farmaci attualmente utilizzabili.

 

Il controllo odontoiatrico prima della gravidanza

Il controllo odontoiatrico prima della gravidanza permette di curare ed eliminare eventuali patologie sia cariose che parodontali,  dei tessuti di sostegno dei denti (osso e gengive). Si sa che più del 20% delle donne sopra i 35 anni sono affette dalla malattia parodontale, malattia nella quale i batteri si annidano nei solchi-tasche gengivali. È molto importante eliminare qualsiasi possibilità di una patologia acuta o cronica durante la gravidanza, non perché non possa essere risolta, anche se vi sono vedute contrastanti sulla possibilità di effettuare cure odontoiatriche durante la gravidanza, ma perché è questo un periodo in cui la disponibilità a sottoporsi a cure mediche è  ridotta. È comunque ormai risaputo che, se necessario, le cure odontoiatriche possono essere effettuate durante la gravidanza, anche nel primo trimestre, il più delicato per la formazione del feto. Grande  attenzione deve essere prestata  sia nella somministrazione di anestetici locali, senza vasocostrittori che potrebbe avere azione anche a livello placentare con il rischio di ridotto apporto di ossigeno fetale, sia nella prescrizione di farmaci indispensabili per la cura delle infezioni che ovviamente devono rientrare tra quelli che non superano la barriera ematoplacentare.


Quali rischi in caso di infezioni del cavo orale?

È molto importante che le future mamme sappiano che la presenza di infezioni nel cavo orale espone al rischio di parti prematuri per una risposta infiammatoria del feto all’infezione placentare e anche se il parto è a termine, di avere bambini sottopeso. Inoltre la presenza di malattia paradontale in fase attiva espone anche a maggior rischio di interruzione di gravidanza. Questo significa che è importantissimo eliminare qualsiasi patologia dal cavo orale o, se possibile, qualsiasi rischio di patologia nel cavo orale antecedentemente la gravidanza. È risaputo, tra l’altro, della possibilità che l’infezione dal cavo orale, entrata in circolo, possa colonizzare l’utero e la barriera placentare esponendo a rischio il feto. Molto si discute sulla possibilità di effettuare o meno le radiografie, talvolta indispensabili per l’esecuzione di cure odontoiatriche corrette; attualmente i sistemi digitali a disposizione di noi odontoiatri permettono una bassissima esposizione che, se effettuata con i grembiuli protettivi normalmente presenti, evita i rischi radiologici per il feto.