Questa notizia, comparsa recentemente sulle riviste scientifiche, é di notevole interesse.

Utilizzare le competenze medico-odontoiatriche e il contesto dello studio dentistico come punto di riferimento per diagnosticare il pre-diabete o il diabete in pazienti non consapevoli delle proprie condizioni, rappresenta un’opportunità importante.

La perdita di uno o più elementi dentari e la presenza di tasche parodontali, manifestazioni evidenti della patologia parodontale o piorrea, rappresentano un possibile sintomo del diabete.

I soggetti diabetici infatti, sono maggiormente esposti al rischio di parodontite: con opportuni screening, il medico odontoiatra può aiutare a scoprire la presenza del diabete nei pazienti e intervenire tempestivamente aiutando a ridurre patologie invalidanti a lungo termine.

L’intervento dell’odontoiatra può assumere quindi un’importante valenza preventiva per la salute del paziente e parallelamente, incidere sulla riduzione dei costi della sanità pubblica nazionale, elemento estremamente importante in un periodo come quello attuale, dove i tagli dettati dalla crisi economica intervengono anche sul sistema sanitario.

Articolo di medicinalive.com  a cui si è fatto diretto riferimento.

Diabete: il dentista potrebbe diagnosticarlo in fase precoce […]